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Cos’è la Carbon Footprint? Per un’azienda, essere consapevoli della propria impronta carbonica è il punto zero per iniziare un Progetto di Sostenibilità. Il dato della CFP è espresso in tonnellate di CO₂ equivalente*, questo parametro prende in esame aree d’impatto ben precise. Crediamo da tempo nella sostenibilità e il primo passo a dimostrazione di questo è stato calcolare le emissioni dovute a consumi energetici, ai trasporti, al ciclo di via dei prodotti e alle attività accessorie (viaggi di business e pendolarismo).

*Le CO₂ equivalenti (CO₂e) sono un'unità di misura necessaria per esprimere in modo uniforme l'impatto sul clima dei diversi gas serra.

Il metodo Carbon Disclosure Project per il calcolo della Carbon Footprint. Uno standard trasparente per le aziende

Il Carbon Disclosure Project (CDP) è un'iniziativa globale che ha come mission la trasparenza e la gestione delle emissioni di carbonio. Questa organizzazione senza scopo di lucro, fondata nel 2000, fornisce un framework per le aziende per divulgare e affrontare le loro emissioni di gas serra. Il CDP richiede di seguire uno standard specifico per fornire dati accurati e trasparenti. 

I risultati trovati permettono alle aziende di valutare la propria Carbon Footprint e ridurre il loro impatto ambientale, promuovendo azioni concrete e un maggiore sforzo per affrontare il cambiamento climatico. Infatti, le aziende partecipanti al CDP vengono valutate in base alle loro prestazioni ambientali e i risultati vengono resi pubblici per stimolare la concorrenza positiva. 

L'organizzazione gioca un ruolo cruciale nell'aiutare le imprese a diventare più sensibili verso i rischi climatici e a contribuire a un futuro più sostenibile. Così facendo, il metodo Carbon Disclosure Project promuove la responsabilità ambientale e la trasparenza nelle operazioni delle imprese, offrendo un contributo essenziale nella lotta globale contro il cambiamento climatico.

I punti del Metodo CDP 

Come calcolare la Carbon Footprint? Per calcolare la nostra CFP abbiamo applicato il metodo della Carbon Disclosure Project, una metodologia che prevedere un processo a 5 punti:

  1. Si parte dell’inventario completo delle emissioni di gas serra calcolando Scope 1 (emissioni dirette), Scope 2 (emissioni indirette da elettricità e calore acquistati) e Scope 3 (emissioni indirette da altre attività). Tutti e tre gli Scope sono valutati per ogni tematica: consumi energetici, trasporti, ciclo di via dei prodotti e attività accessorie;
  2. Nella seconda fase, come richiesto dal metodo, si ricercano i fattori di emissione standardizzati o approvati per convertire le unità fisiche di emissioni in equivalenti di CO₂  (o equivalenti di altri gas serra, a seconda del gas considerato);
  3. Raccolti tutti i dati per ogni ambito, si suddividono le emissioni a seconda siano emissioni Scope 1, Scope 2, Scope 3. Questa fase permette di fornire una misura dell'impronta di carbonio dell'organizzazione;
  4. Questa fase prevede la presentazione dei dati, con obiettivi di riduzione delle emissioni ben precisi al fine di progettare un piano di miglioramento e/o di decarbonizzazione;
  5. L’ultima fase del metodo prevede di continuare il monitoraggio delle proprie emissioni di gas serra, così da poter valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati nel piano di miglioramento, cioè i progressi nella riduzione delle emissioni, e in caso apportare miglioramenti.

Dal metodo alla pratica: i risultati di Kolver

Grazie all’utilizzo del metodo CDP siamo riusciti a calcolare la quantità di emissioni di Kolver in 12 mesi, espresse in CO₂ equivalente. Questo dato è indispensabile per perseguire un grande obiettivo aziendale: diminuire di anno in anno le emissioni inquinanti e contribuire positivamente al benessere della società. Delle varie voci, calcolate per l’anno 2021 sia per lo stabilimento Italia che USA, vedremo ora un risultato positivo e una situazione migliorabile. 

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Tabella a sinistra: risultati Kolver 
Tabella a destra: risultati Kolver North America

Semaforo Verde: i nostri risultati migliori da evidenziare sono quelli legati alla logistica Italiana, sia in ingresso che in uscita. Questo a testimonianza di come Kolver prediliga una catena di fornitura locale che permette di generare impatti minimi in termini di CO₂. Questo dato molto positivo coinvolge sia i trasporti del prodotto verso i clienti, sia le consegne dei nostri fornitori.

Semaforo Rosso: la CFP del 2021 ha evidenziato come punto di miglioramento i dati di trasporto della sede americana. I trasporti via aerea e via camion, infatti, al momento hanno le percentuali maggiori in termini di emissioni di CO₂ considerando le distanze maggiori da percorrere.

Spunti di miglioramento:

Kolver crede nella sostenibilità e sta cercando di fare la propria parte attraverso azioni concrete di miglioramento. Tra gli spunti futuri che sono già stati messi a tavolino ne troviamo alcuni che potranno andare ad azzerare alcuni dati dell’analisi CFP: la sostituzione del riscaldamento a gas con quello elettrificato tramite pompa di calore. Questo diminuirebbe drasticamente l’impatto dato dal consumo di metano. Inoltre, con l’installazione di fotovoltaico l’azienda azzererebbe l’impatto di tutta l’energia.

Il nostro obiettivo è quello di continuare questo percorso di miglioramento continuo, strettamente legato alla sostenibilità. Per farlo in modo costante e con dati misurabili, ci impegniamo ad aggiornare la nostra Carbon Footprint di anno in anno. Infatti è attualmente in corso il calcolo della CFP per il 2022.